Mondiali a Doha, Arianna Bridi d'argento con la staffetta
L'Italia conquista l'argento con la staffetta 4x1500 che chiude il programma iridato del nuoto di fondo a Doha. Giulia Gabbrielleschi (15'36"2), Arianna Bridi (16'46"3), Gregorio Paltrinieri (15'01"4) e Domenico Acerenza si piazzano alle spalle dell'Australia, che vince in 1h03'28"00, con due decimo di vantaggio sugli azzurri. Bronzo all'Ungheria in 1h04'06"8. Fuori dal podio la Germania in 1h'04'11"6
Gara frazionata e ambizioni che crescono dopo la prima tranche con il quinto posto di Giulia Gabbrielleschi in 15'36"2 preceduta dall'australiana Moesha Johson di 3"9 e dagli uomini di Taipei, Turchia e Cina. Dietro la statunitense Mariah Denigan (15'42"00), la tedesca Leonie Beck (15'46"5) e l'ungherese Fabian Bettina (15'52"4).
Nel secondo giro Arianna Bridi, alla prima staffetta internazionale mondiale dopo le recenti tappe di Setubal e Funchal di coppa del mondo, chiude col 12esimo tempo complessivo, subendo il ritorno della statunitense Katie Grimes (- 4"7) e della tedesca Celine Rieder (- 3") con l'australiana Chelsea Gubecka che incrementa il vantaggio a 19 secondi. L'azzurra nuota un parziale da 16'46"3 e dà il cambio a Gregorio Paltrinieri che ha il compito di risalire il più possibile. Nessuno in gara ha il suo palmares, personale e cambio passo. Il campione di tutto ci mette meno di un chilometro per prendersi la testa della gara con un incedere maestoso. Un'azione favolosa. Nuota in 15'01"4 e mette in fila come motoscafo gli altri natanti: l'australiano Nicholas Sloman (+ 2"7), tedesco Oliver Klemet (+ 20"9), americano Charlie Clark (+ 34"2) e l'ungherese David Betlehem (+ 55"2). Domenico Acerenza aumenta gradualmente il ritmo perché sa che l'australiano Kyle Lee è il più veloce atleta del circuito negli ultimi venti metri. Ci mette cuore, grinta, polmoni, sportella negli ultimi metri per evitare il sorpasso. E' un testa a testa che porta al fotofinish purtroppo d'argento. Bella gara. Bell'argento. L'Italia campione d'Europa si conferma sul podio mondiale dopo il bronzo e la medaglia d'oro iridate delle ultime edizioni. Resta un pizzico di rammarico, per qualche metro perso da Acerenza nella prima rotta della sua frazione, ma la prestazione individuale e d'insieme è comunque super. Al terzo posto si piazza l'Ungheria con Kristof Rasovszky che chiude in 1h04'06"8. Scivola dal podio la Germania con Arne Schubert per il complessivo tempo di 1h04'11"6.